a cura della Casa delle Donne Lucha y Siesta,
revisione di Federica Castelli
Quando abbiamo iniziato a pensare come creare uno spazio di discussione sulla questione degli stereotipi di genere e sui dispositivi culturali e sociali che alimentano una cultura discriminatoria di sessismo, razzismo e violenza, siamo partite dalle nostre esigenze di crescita, curiosità, dalla nostra necessità di indagare ciò che ci circonda.
Lo scenario attuale, caratterizzato da un mondo ormai interconnesso in cui culture differenti si incontrano quotidianamente, dove i paradigmi e gli schemi ideologici validi fino al secolo scorso sono saltati, in cui i modelli di riferimento in ambito relazionale sono entrati profondamenti in crisi, ci spinge a trovare le energie per andare oltre noi stesse, oltre le nostre certezze. Perché possiamo affermare che il nostro mondo attuale è complesso e tale complessità, per poter essere analizzata e compresa, ci impone la necessità di ampliare i punti di vista, di fare e farci domande. Per questo motivo in questo percorso abbiamo scelto di coinvolgere tante e tanti che operano nel mondo della narrazione, della comunicazione e dell’attivismo sociale e politico, perché abbiamo bisogno di una pluralità di posizioni e di confronti serrati per costruire un argine alla società della discriminazione, del rancore e della paura che si sta costruendo attorno a noi.